[Download] "Un libro forgiato all'inferno" by Steven Nadler * Book PDF Kindle ePub Free

eBook details
- Title: Un libro forgiato all'inferno
- Author : Steven Nadler
- Release Date : January 30, 2013
- Genre: Philosophy,Books,Nonfiction,
- Pages : * pages
- Size : 1248 KB
Description
Furono i roghi, ad accendere i Lumi.  Nello splendore come nella ferocia, il  Gran secolo, che tanto amò il paradosso,  fu inarrivabilmente paradossale: la meraviglia  barocca convisse con il rigorismo  formale, l'impulso ascetico con la dissimulazione  piú o meno onesta, il libero  pensiero con un dogmatismo occhiuto  e vendicativo. Solo il Seicento avrebbe  potuto generare tutte le grandi idee che  alimentarono la modernità, e solo il Seicento  avrebbe potuto cercare con tanta  pertinacia di distruggerle appena nate.  Senza riuscirci, certo, e anzi stimolandole,  quasi in virtú di quella «reazione  uguale e contraria» teorizzata - non a  caso proprio in quegli anni - da Newton.
  Ci fu chi pagò con la vita, con il carcere,  con l'infamia e il bando le proprie  tesi; ma le difese. E le affidò ai libri,  che a loro volta patirono la confisca, la  clandestinità, il rogo; ma sopravvissero.  Perché le idee non bruciano, anche se  possono accendere le menti e provocare  rivoluzioni. Ed è proprio di quelle idee e  di quei libri cosí travagliatamente giunti  fino a noi - che forse non li leggiamo  nemmeno piú - che siamo gli eredi.
  Questo nuovo, coinvolgente volume  di Steven Nadler è appunto la storia di  un libro sulfureo e dannato, il Trattato  teologico-politico; del suo autore, pessimo  ebreo, mediocre mercante, buon tagliatore  di lenti, immenso filosofo; del  suo funambolico stampatore, cui certo  non difettava l'ingegno. Ma qual era il messaggio contenuto in quelle pagine  vituperate, empie, eversive, che fecero  sobbalzare perfino Hobbes? Che la Bibbia  è un'opera umana, da leggere in una  prospettiva storico-filologica, per trarne  l'insegnamento fondamentale: «ama  il tuo prossimo»; che Dio è la Natura,  non la Chiesa con i suoi settarismi e le  sue interferenze politiche; che la sovranità  dello Stato proviene da una delega  e pertanto va esercitata in nome del benessere  comune; che la filosofia, la ricerca  del retto sapere, è parte di quel benessere  e che perciò a ogni cittadino deve essere  consentito «non solo pensare quello che  vuole, ma anche dire quello che pensa».
  Amore, anticonfessionalismo, liberalismo,  tolleranza: ecco le «bestemmie» di  Spinoza. Un ennesimo paradosso seicentesco,  per noi, che però possiamo considerarlo  tale anche grazie al coraggio di un  filosofo e all'avventurosa sopravvivenza  del suo Trattato.